Garessio
Il borgo di Garessio, noto come la “Perla delle Alpi Marittime“, sorge alle pendici del Colle San Bernardo ed è immerso nel verde dell’alta Val Tanaro al confine tra il Piemonte e la Liguria in provincia di Cuneo. Garessio è suddiviso in 4 borgate, Maggiore, Ponte, Poggiolo, e Valsorda ed è famoso per il Parco delle Fonti San Bernardo. Dal 2008 è inserito tra i Borghi più Belli d’Italia per il fascino medievale di Borgo Maggiore.
Il toponimo Garessio, in latino Garexium, compare per la prima volta in un documento datato 1064. I tanti reperti, ritrovati nelle grotte di Valdinferno e del Gray, confermano che il territorio era abitato già in epoca preistorica. Dopo i Liguri e i Romani, di cui restano numerose testimonianze, vi fu l’invasione da parte dei Saraceni.
Pare che il nucleo originario sorse intorno alla Pieve di San Costanzo, in Borgo Poggiolo, per poi spostarsi intorno all’anno 1000 verso il castello, in Borgo Maggiore, costruito dai marchesi di Ceva. Nel 1276, ottenne propri statuti che furono raccolti nel “Libro della Catena” ancora oggi custodito presso la Biblioteca Comunale. Poi il feudo passò in successione ai Visconti, agli Orléans, agli Sforza e ai Savoia.
DA VEDERE: il borgo maggiore
La parte medievale di Garessio, oggi identificabile con il Borgo Maggiore, si trova ai piedi della collina Cornarea su cui svettava l’antico castello distrutto nel 1600 dai Savoia e di cui oggi non restano che rovine. Del borgo fortificato restano tre delle quattro porte (Porta Rose, Porta Jhape e Porta Liazoliorum) ed alcune parti del muro di cinta.
Dopo essere passati per Porta Rose (l’antica principale via di accesso) si arriva al Palazzo Comunale, che ospita il Museo Geospeleologico e l’Archivio storico. Proseguendo sulla destra si giunge nella caratteristica Piazzetta San Giovanni Battista, decorata con ciottoli bianchi e neri. Al termine di una scalinata, sorge la Chiesa di San Giovanni Battista, situata alle spalle di un affascinante battistero a pianta ottagonale che faceva parte di un’antica cappella.
DA VEDERE: i monumenti extra moenia
Subito fuori da Borgo Maggiore, passando per Porta Jhape si può trovare la Chiesa di Santa Maria extra moenia che, che nonostante vari rifacimenti, conserva ancora l’originale portale in stile gotico del 1100. A poca distanza, appare in tutta la sua maestosità la Chiesa Parrocchiale di Maria Vergine Assunta, in origine convento domenicano, che custodisce le reliquie della Beata Caterina da Racconigi.
Nella borgata Ponte è possibile ammirare la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria del 1723 con la sua splendida facciata in cotto a vista mentre a Borgo Poggiolo è situata la Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonio da Padova. L’antico Santuario della Beata Vergine delle Grazie (1653) che si trova in Borgo Val Sorda, è oggi un museo storico che conserva molti ex voto. Sulla destra sorge il nuovo santuario consacrato nel 1915 con una cupola alta 55 metri e al cui interno è conservato un affresco della Madonna con Bambino proveniente dalla chiesa vecchia.
Merita di essere menzionato anche il Castello dei Casotto fondato nell’XII secolo, come Certosa da San Brunone, e divenuto poi una delle residenze estive della famiglia Savoia. Fa oggi parte del circuito “Castelli aperti” del basso Piemonte.